MANGIAPECCATI |
VERO NOME - Stan Carter |
PRIMA APPARIZIONE |
Spectacular Spider-Man 107 (In Italia su Uomo Ragno 64) |
DESCRIZIONE |
Stan Carter lavorava nel reparto ricerca e sviluppo dello S.H.I.E.L.D. Fu uno dei numerosi volontari a cui vennero iniettate droghe sperimentali progettate per accrescere la forza e la resistenza di una persona. ![]() Non c'era più alcuna traccia di droga nel suo organismo. Entrò nel dipartimento di polizia di New York e divenne detective. La morte del suo partner lo portò alla depressione e a fare uso di alcool, riattivando gli effetti della droga; così si dedicò a distruggere le persone che avessero abusato della loro autorità e si fossero così macchiati del peccato. Comprò un costume improvvisato e un fucile a doppia canna diventando il Mangiapeccati. La sua prima vittima fu il capitano di polizia Jean DeWolff, da cui Carter aveva ricevuto una delusione amorosa e la cui morte attirò l'attenzione della città, inclusa quella di Spidey, amico della DeWolff. Proprio all'alterego del Mangiapeccati venne assegnato l'incarico di trovare l'assassino della DeWolff, lavorando insieme a Spidey. La seconda vittima di Carter fu il giudice Horace Rosenthal, un amico di Matthew Murdock, alias Devil. Nel lasciare la scena del crimine Carter incontrò l'Uomo Ragno e gli sparò, uccidendo un passante innocente, ma Carter fuggì. La seguente vittima del Mangiapeccati fu un prete di colore. Poco dopo un uomo travestito da Mangiapeccati irruppe negli uffici del Daily Bugle in cerca del direttore J.J.Jameson. Venne catturato, ma una volta smascherato si rivelò essere il vicino di Carter, un uomo mentalmente disturbato di nome Emil Gregg. Devil capì che Gregg non era il Mangiapeccati. Esaminandone l'appartamento lui e l'Uomo Ragno scoprirono una porta che conduceva nell' appartamento di Carter e trovarono l' armamentario del Mangiapeccati. Realizzando che Jameson sarebbe stato la prossima vittima di Carter, i due supereroi si precipitarono nell' appartamento dell' editore giusto in tempo per salvare Betty Leeds, una segretaria del Bugle ospite in quel momento. L' Uomo Ragno si sentì tradito da Carter e iniziò a pestarlo brutalmente. Ma Devil impedì che l' Uomo Ragno, nel suo accesso di rabbia, lo uccidesse. Consegnato alla polizia Carter subì l'assalto di numerose persone infuriate con lui, tra cui il padre di Jean DeWolff, ma fu proprio Spidey a salvarlo. Dopo essere stato per qualche mese in un istituto psichiatrico, Carter venne dichiarato definitivamente guarito e tornò a casa. Ciò creò una forte indignazione pubblica e l'Uomo Ragno andò a trovarlo. Ma non appena l'eroe vide Carter rimase sconvolto: il suo brutale pestaggio di qualche tempo prima aveva permanentemente indebolito il fisico di Carter, causandogli la frattura di svariate ossa, parziale sordità e alcune emorragie interne. Poco dopo Spidey se ne andò e grazie a Carter, intervenuto in suo aiuto riuscì a fuggire da una difficile battaglia con Electro e altri malviventi. A causa della sua pessima reputazione, nessuno cercava più i servigi di un pur abile poliziotto come Carter ed egli fu costretto a rivolgersi ad un agente letterario senza scrupoli che intendeva fargli scrivere un libro sulle sue imprese da Mangiapeccati. Questo riportò alla luce quei terribili giorni ed ancora una volta il suo violento alter ego venne alla luce. Dopo aver preso in ostaggio un bambino, Carter rivolse la sua attenzione agli agenti della polizia. Ma venne colpito da numerosi colpi di fucile. Si scoprì poi che il fucile che Carter usava era scarico. |
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